Venditori e brand potrebbero non apprezzare la notizia, ma Amazon sta chiaramente raddoppiando gli sforzi per i suoi private label, cioè le etichette con cui il colosso vende i suoi propri prodotti, o prodotti di brand terze parti venduti esclusivamente su Amazon.
I private label beneficiano Amazon in molti modi: espandono la selezione prodotti dando margini di profitto più alti, rendono più semplice la gestione supply chain, fanno competizione ai brand più grandi portandoli ad abbassare i prezzi.
Inoltre, è stato annunciato il nuovo programma di “accelerazione” di Amazon per i venditori terze parti, che li aiuta a entrare a far parte della famiglia Amazon. La notizia ha seguito recenti report che hanno visto Amazon aumentare notevolmente la lista di marchi venduti esclusivamente sulla sua piattaforma.
Tutto ciò arriva in un momento in cui venditori e brand si affidano sempre di più ad Amazon, dove ha luogo quasi la metà delle vendite online. Più marchi di Amazon significa che i venditori dovranno competere direttamente col colosso.
Lo sforzo di Amazon per far crescere i private label è il più chiaro segno di quanto lontano voglia arrivare nella sua missione di diventare un “negozio di tutto”. E questo sta mettendo sempre più paura a coloro che sono già venditori Amazon, che dovranno affrontarlo in un numero di categorie sempre crescente.
Amazon è entrata nel business dei private label nel 2009, con gadget come batterie e cavi USB. Ciò si è lentamente espanso a pannolini e salviette per bambini, e ora il suo catalogo di brand esclusivi va dai giocattoli alle scarpe, dal cibo ai materassi.
L’azienda ha attualmente 120 categorie: l’obiettivo dei private label di Amazon è fornire i clienti della più vasta selezione di prodotti, così come buoni prezzi e qualità.
La paura dei venditori
Se finora i più grandi timori dei venditori sono stati i prodotti fake e la fiducia verso Amazon come piattaforma, ora sono preoccupati che Amazon diventi un grosso competitor sul mercato.
Tutto ciò rende l’essere un venditore ancora più difficile, con la paura costante che Amazon entri nel tuo raggio d’azione tramite i private label. E i dati sui successi passati di Amazon dimostrano che la paura è più che motivata.
Alta ambizione
Ma l’obiettivo di Amazon può arrivare ancora più in alto.
La pressione da parte di Amazon può portare i competitor a comprare più spazi pubblicitari sulla piattaforma, in modo da essere trovati più facilmente. Ma Amazon dà ai suoi private label più visibilità sul sito, portandoli in alto sulla pagina risultati in uno spazio separato chiamato “Top Rated from Our Brands”.
Ma l’ambizione più alta potrebbe essere il voler diventare una gigantesca forza di vendita, che può gestire ogni cosa, dalla produzione al magazzino, dallo store alle consegne.
Amazon è una forza dominante per quanto riguarda alcune parti del ciclo di vendite, come il magazzino e lo store, ma manca di expertise in aree come lo sviluppo prodotto e la produzione in sé. Andando più a fondo nel business dei private label, Amazon potrebbe riempire quei pezzi mancanti e diventare un vero fornitore di servizi end-to-end, più o meno come sta già facendo con AWS.
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